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Mag 20
Come funziona un dinamometro?
  • 20 Maggio 2020
  • Redazione_AEP

Come funziona un dinamometro?

Il dinamometro è uno strumento del quale sentiamo parlare fin dai tempi della scuola. Non è vero? Tuttavia, non tutti sanno di cosa si tratta esattamente, né tantomeno come funziona.
Eppure, può rivelarsi uno strumento molto utile sia a livello professionale che industriale. A volte viene usato anche in ambito domestico. Entriamo subito nel dettaglio.

Le principali caratteristiche del dinamometro

Questo strumento viene utilizzato da sempre nel campo della fisica e della meccanica, in quanto si occupa di misurare l’intensità di una forza. Dal primo dinamometro ad ora, le versioni e le evoluzioni di questo strumento non sono mancate. Ad oggi ne esistono differenti modelli e alcuni di essi vengono usati nelle abitazioni, nelle industrie e per il settore medico. Tra le varianti disponibili sul mercato, quelle più usate sono le più tradizionali e quindi i modelli più semplici e classici, simili ai primi dinamometri inventati. Questi strumenti sono costituiti dall’unione di una serie di componenti e, principalmente, da un tubo di metallo o di plastica all’interno del quale è presente una molla collegata ad una scala graduata. Nella parte inferiore del tubo è ancorato un gancio quasi sempre realizzato in acciaio inossidabile.

Come funziona questo interessante strumento?

Al gancio viene attaccato l’oggetto del quale si desidera misurare l’intensità di forza. La molla si deforma e si ottiene un determinato valore in Newton, dyne o chilogrammi, che viene visualizzato sulla scala graduata. Questa è la base del funzionamento del dinamometro.

Entrando più nello specifico, possiamo dire che i dinamometri professionali presenti sul mercato sono moltissimi e vengono tutti tarati seguendo determinati standard europei. Alcuni sono digitali e altri meccanici. Si distinguono gli uni dagli altri per le caratteristiche, le funzionalità e la praticità di utilizzo. I prodotti hanno inoltre una portata più o meno elevata.

Pertanto, le differenze nel funzionamento non mancano. In ogni eventualità, però, per funzionare correttamente hanno bisogno di essere appesi ad una superficie molto rigida, nonché restare fermi in una posizione verticale. Non dovrebbero essere spostati neanche durante la lettura dei parametri.

La scelta del dinamometro ideale.

In base alle vostre esigenze, potrete scegliere il dinamometro più adatto a voi tra strumenti meccanici o digitali. Per entrambe le tipologie di prodotto, prima dell’acquisto si dovranno valutare i materiali usati per la realizzazione (e la relativa resistenza), le specifiche di funzionamento e le eventuali funzionalità aggiuntive. Sia nel caso del display che della scala graduata o quadrante, si dovrà considerarne l’ampiezza e la facilità di lettura. Quest’ultimo può essere un aspetto da analizzare da un punto di vista soggettivo. Per tutto il resto, invece, sarà doveroso assicurarsi di aver a che fare con un prodotto efficiente, qualitativo, preciso e affidabile. Dovrà rivelarsi utile, performante, adatto alle vostre esigenze, pratico da usare e duraturo nel tempo.

Tante tipologie di dinamometro per tutte le esigenze

AEP transducers si occupa della progettazione e della produzione di dinamometri con carichi nominali da 1 chilogrammo a 500 tonnellate. I nostri prodotti appartengono alle classi di precisione 0,05% e 0,20%, e si suddividono in diverse versioni per applicazioni in compressione e trazione. Vi invitiamo a visionarli su questo sito, nella sezione ad essi dedicata dove troverete specifiche e indicazioni.

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